Dovendo approcciare una ristrutturazione edilizia, o un ampliamento,
pur restando nel campo delle strutture in cemento armato,
la Norma (NTC 2008 e successiva Circolare) prevede che in ambito
sismico (ma ormai praticamente tutto il territorio italiano lo
è), si debba prevedere un adeguamento sismico dell'intero edificio:
solo per edifici soggetti alla Sovrintendenza delle Belle Arti
è previsto un più semplice
"miglioramento sismico".
Al momento sono in corso richieste di chiarimenti ma aad oggi questo
dice la Norma.
E' ovvio che quando ci si approccia ad un progetto di ristrutturazione,
si deve dedicare il massimo sforzo a ricercare documentazione
dell'esistente, sopratutto strutturale. Spesso è
utile, se
non indispensabile, integrare questa documentazione con prove in situ:
Pacometro, Misuratore di Carbonatazione, Scleometro sono strumenti
indisensabili a disposizione dello Studio; se non fosse sufficiente, lo
Studio ha convenzioni con laboratori Universitari, per prove
più
specialistiche quali aed esempio, prove con martinetti idraulici perla
caratterizzazione delle resistenze, martinetti e materassi idraulici e
correlati rilevatori, per analisi della freccia di travi e solai
(SLE), o di carico (SLU), nel caso ad esempio di
cambiamento d'uso di un ente abitativo; sono inoltre attive convenzioni con laboratori
chimici e geotecnici specializzati.
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Progettazioni strutturali sull'esistente:
- le
indagini indicate nella
parte sinistra della pagina, permettono, da normativa, al
progettista strutturale di dichiarare di possedere una approfondita
conoscenza dell'edificio esistente: in tal caso la Norma premia il
lavoro svolto con l'abbassamento di coefficienti nelle formule
di calcolo.
- anche
nel campo de
"miglioramento sismico" ossia nel campo dei beni protetti
dalla
Sovrintendenza, il progettista strutturale che ha effettuato le
predette indagini, viene "premiato" dalla Norma.
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